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I diamanti provenienti dalle zone di conflitto sono quelli provenienti da paesi in guerra, dove i guadagni vengono utilizzati per finanziare ulteriore violenza (normalmente per l’acquisto di armi). Dal 1980, la percentuale di diamanti provenienti da zone di conflitto venduti in tutto il mondo e' scesa dal 20% a meno dell’1% secondo quanto dichiarato dal World Diamond Council. Decadi di duro lavoro da parte dei governi e dell’industria dei diamanti hanno messo luce su questo enorme problema e hanno quasi eliminato del tutto queste pratiche illegali. Oggi restano zone problematiche quelle in Angola, Costa d’Avorio, DRC, Liberia, Sierra Leone, Repubblica del Congo e Zimbabwe.
Diverse compagnie private stanno lavorando a tecnologie che facilitino il tracciamento dei diamanti provenienti da zone di conflitto. Contemporaneamente i governi stanno facendo tutto il possibile per eliminare i diamanti provenienti da zone di conflitto chiedendo certificazioni più chiare per i diamanti.